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Portfolio

Bravo

Intro

Come è stato possibile rendere Bravo S.p.A. un’azienda in grado di valorizzare i talenti presenti al proprio interno e allo stesso tempo diventare attraente per quelli futuri.

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Settore

Fabbricazione di macchine per l'industria alimentare

Sede

Vicenza, Italia

Filiali

Francia, Germania, Asia, Nord America

Benefici ottenuti

  • Creazione di un Comitato Strategico per migliorare la governance aziendale

  • Introduzione della cultura del feedback attraverso momenti di formazione e confronto dedicati

  • Sviluppo di una skill matrix per ottimizzare la gestione delle competenze interne

Giuseppe Bravo

AD - Bravo S.p.A.

Davide Gasparet

Responsabile R&D - Bravo S.p.A.

Francesca Chiarello

Responsabile Comunicazione Eventi - Bravo S.p.A.

Matteo Zerbato

Responsabile Officina Meccanica - Bravo S.p.A.

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Storia
azienda


1967

 
Bravo S.p.A. nasce dalla passione di Genesio Bravo che dopo anni di esperienza nelle aziende metalmeccaniche della zona, nel 1967 fonda Bravo S.p.A. In quegli anni rivoluziona il settore della gelateria grazie all'invenzione di Trittico: il primo laboratorio completo per fare il gelato.

Oggi

 
Bravo S.p.A. è oggi un punto di riferimento internazionale nel settore del dolce. Grazie alla sua tecnologia innovativa in costante potenziamento e alla rete di filiali è oggi presente nei principali mercati mondiali. Un impegno che riflette la volontà di diffondere la cultura dell'eccellenza e dell'innovazione nel settore del gelato artigianale.

Dipendenti

0

Fatturato (2023)

0

EBITDA (2023)

0

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La sfida di Bravo

Bravo S.p.A. si è rivolta la nostro team per essere supportata nel divenire un’organizzazione capace di attrarre, valorizzare e far crescere i talenti attraverso il ruolo dei manager.


Resonance Scan

 

Al fine di analizzare la situazione attuale il team euxilia-Bravo ha condotto una fase di Scan durante la quale è stata realizzata una fotografia del clima aziendale e dell'impatto esercitato dai leader sull'intera organizzazione.

Per farlo è stato utilizzato Resonance Scan, il punto di partenza ideale di ogni progetto di evoluzione che permette di analizzare in profondità il tessuto sociale, culturale e organizzativo di un'azienda raccogliendo il punto di vista dei tre livelli dell'organizzazione: il leader, il management e l’organizzazione.

 

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  • ONE

    L'analisi è stata svolta seguendo questi step:
     
    Interviste al Supporting Network
    Abbiamo intervistato coloro che lavorano a stretto contatto con il leader per raccogliere il loro punto di vista su temi specifici collegati al raggiungimento della sfida aziendale.
     
    Osservazione sul campo da parte del business coach (shadowing)
    ​Abbiamo affiancato sul campo i leader per poter raccogliere informazioni importanti sui comportamenti abituali manifestati in determinati contesti e situazioni.
     
    Profilazione della personalità (Dolquest)
    Attraverso un questionario compilato dal leader si è andati a individuare il profilo di personalità. Questo ci ha permesso di comprendere e far emergere i processi decisionali, le aree di flow e il potenziale di sviluppo di ciascuno di loro.
     
    L'output di quest fase è stata la presentazione di "Resonance Scan Report​" dove sono stati presentati i punti di forza e di miglioramento su cui avrebbero dovuto lavorare i Leader​.


  • OTHERS

    Anche a livello di team abbiamo utilizzato lo strumento delle interviste.
     
    In questa fase abbiamo coinvolto i Manager, ottenendo una lista di 14 persone che avevano sia una visione a 360° delle dinamiche interne ai vari team sia dell'organizzazione nel suo complesso. Ciascuno di loro è stato intervistato in modalità one to one per indagare le dinamiche trasversali più frequenti in azienda, il funzionamento dell'interazione tra i vari livelli dell'organizzazione e le aree prioritarie di intervento.

    L'output di questa fase è stato un report dettagliato che riassumeva i principali punti emersi durante le interviste.


Ostacoli individuati

 

 

  • Assenza di comunicazione efficace tra Leader, Manager e i team operativi

    Le risorse lavoravano senza una condivisione efficace delle informazioni e i "non detti" creavano un clima di tensione.

  • Processo decisionale complesso

    La seconda linea, composta da 14 manager coinvolti nelle riunioni strategiche, rendeva difficile il processo decisionale e il coordinamento, causando rallentamenti e disallineamenti operativi.

  • Confini decisionali non formalizzati

    Essendo un'azienda a conduzione familiare il potere decisionale era concentrato nelle mani dell’imprenditore, impegnato nella maggior parte dei processi decisionali.

Evolution Plan

 

A seguito dell'analisi svolta sul leader e management team è stato organizzato un workshop: una condivisione che ha lo scopo di visualizzare la fotografia di partenza della situazione dell'azienda e comprendere l’impatto del leader, le dinamiche e il funzionamento del management team.
 
Questo momento è stato utile anche per presentare alla proprietà un piano d'azione concreto per agire sui punti di miglioramento emersi.
 
Uno dei primi interventi è stata la creazione di un nuovo Comitato Strategico, composto da 6 dei 14 Manager, con il compito di assumere le decisioni più rilevanti per l'azienda.

 

Il punto di partenza

La trasformazione della fase di Performance


2020

Anno avvio collaborazione
con euxilia


euxilia_frecce-(continua)

Il progetto continua

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Resonance One

Leader

Insieme a Bravo abbiamo deciso di attivare un percorso di Resonance One - Leader con l'obiettivo di migliorare le competenze manageriali da parte della proprietà ed essere una guida per tutte le persone dell'organizzazione.

SCAN

 

Il report dettagliato emerso dalla fase di Scan durante il Resonance Scan & Evolution Plan ha permesso al Leader di prendere consapevolezza dei suoi punti di forza, delle aree di miglioramento e dell'impatto che ha sull'organizzazione. Questo è stato anche il punto di partenza del percorso di coaching Resonance One.

PLAN

 

Definizione degli obiettivi

Durante la fase di pianificazione abbiamo analizzato gli scenari emersi in fase di analisi e scelto insieme al Leader quali obiettivi raggiungere nel medio-lungo periodo. Mappati i comportamenti su cui agire, abbiamo definito un piano d’azione per raggiungere gli obiettivi prefissati.

 

KPI: osservatori esterni per valutare gli avanzamenti

Sono stati definiti i KPI (Key Performance Indicators) da utilizzare per valutare l'efficacia delle azioni intraprese durante il percorso di coaching al fine di verificare se queste hanno prodotto i risultati attesi.

In questa fase abbiamo selezionato alcune figure di riferimento che svolgevano il ruolo di osservatori esterni. Quest'ultimi avevano il compito di monitorare l'evoluzione del comportamento del leader attraverso la compilazione di un questionario bimestrale.
 
Prima di procedere con la fase di DO, abbiamo organizzato un secondo incontro individuale, dove presentare il Report Plan: un documento che riassume gli obiettivi defintivi e le aspettative attese per il proprio percorso.
 

DO

 

Incontri di coaching

Gli obiettivi individuati dal Leader erano orientati al miglioramento della capacità di delega, alla chiarezza nella definizione dei ruoli e al miglioramento del proprio impatto a livello organizzativo. ​

Durante la fase di DO sono stati svolti incontri periodici di coaching per il Leader, con cadenza mensile, finalizzati a generare le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi.

Nella prima parte di ciascun incontro, coach e coachee hanno analizzato gli effetti delle azioni messe in atto e i loro impatti sul percorso. Successivamente hanno identificato le nuove azioni che il coachee avrebbe dovuto implementare entro la successiva sessione di coaching, pianificando nel dettaglio le deadline.

CHECK

 

Ogni due mesi abbiamo misurato il progresso verso gli obiettivi prefissati e la percentuale di miglioramento dei comportamenti presi in esame.

ACT

 

L'output di questa fase è stato lo svolgimento di un incontro di restituzione per presentare un report finale del percorso di coaching, comprendente il livello di miglioramento per ciascun comportamento preso in esame.

Al termine del programma, grazie all'analisi dei dati del questionario, è emerso che ciascun diretto riporto del Leader ha ricevuto nel tempo deleghe chiare e ben strutturate, contribuendo così a una maggiore efficacia operativa e alla responsabilizzazione di tutto il team.


Resonance One

Executive

I Manager che compongono il Comitato Strategico sono stati coinvolti in un percorso di coaching individuale, Resonance One - Executive, con l'obiettivo di sviluppare le performance individuali così da aumentare il loro impatto in azienda.

SCAN

 

In questa fase siamo partiti dai report individuali emersi durante la fase di Resonance Scan per analizzare i punti di forza e le aree di miglioramento di ciascun manager.

PLAN

 

Definizione degli obiettivi

Ciascun Manager ha individuato degli obiettivi di medio-lungo termine:

  1. Sviluppo individuale (ONE): con il supporto del coach, concentrarsi su specifici temi di performance personale, così da rafforzare le proprie competenze e aumentare l’impatto all’interno dell’azienda.

  2. Sviluppo organizzativo (OTHER): identificare un talento chiave già presente in azienda o, in mancanza, da ricercare all’esterno, capace di garantire la continuità strategica e operativa in vista di un eventuale avanzamento di carriera del Manager.

 

KPI: osservatori esterni per valutare gli avanzamenti

Sono stati definiti i KPI (Key Performance Indicators) da utilizzare per valutare l'efficacia delle azioni intraprese durante il percorso di coaching al fine di verificare se queste hanno prodotto i risultati attesi.

In questa fase abbiamo selezionato alcune figure di riferimento che svolgevano il ruolo di osservatori esterni. Gli osservatori avevano il compito di monitorare l'evoluzione del comportamento del leader attraverso la compilazione del questionario bimestrale.
 
 
Prima di procedere con la fase di Do, è stato organizzato un secondo incontro individuale, dove abbiamo presentato il Report Plan: un documento che riassume gli obiettivi confermati e le aspettative attese per il proprio percorso.
 

DO

 

Incontri di coaching

Durante questa fase sono stati svolti incontri periodici di coaching, con cadenza mensile. Sono stati coinvolti i Manager del Comitato Strategico con l'obiettivo di raggiungingere gli obiettivi definiti.

Nella prima parte di ciascun incontro, coach e coachee hanno analizzato gli effetti delle azioni messe in atto e i loro impatti sul percorso. Successivamente hanno identificato le nuove azioni che il coachee avrebbe dovuto implementare entro la successiva sessione di coaching, pianificando nel dettaglio le deadline.

È stato chiarito e stilato il profilo ideale di ciascun ruolo. Successivamente sono state mappate le persone presenti nell’area, distinguendo tra soft skill e hard skill, e creata una skill matrix per monitorare lo sviluppo delle competenze del team. Questo ha consentito di confrontare i profili reali con quelli ideali, evidenziando i gap e definendo le azioni di sviluppo necessarie.

L’analisi ha permesso di mettere in relazione il profilo di ogni collaboratore con il profilo ideale del ruolo manageriale, stabilendo i piani di crescita più adeguati. Nei casi in cui le competenze richieste non fossero presenti all’interno dell’organizzazione, è stata pianificata la ricerca esterna, condotta con la piena consapevolezza del profilo ideale da utilizzare come riferimento per la selezione dei talenti.

 

CHECK

 

Ogni due mesi abbiamo misurato il progresso verso gli obiettivi che ciascun Manager si era prefissato per il proprio percorso e la percentuale di miglioramento dei comportamenti presi in esame.

In conclusione al percorso abbiamo incontrato ciascun Manager per una sessione di presentazione del report finale del percorso di coaching, comprendente il livello di miglioramento per ciascun comportamento preso in esame.

 

ACT

 

In questa fase, visti gli ottimi riscontri ricevuti dai partecipanti, abbiamo deciso insieme alla proprietà di estendere questo percorso a tutte le seconde linee. Con loro abbiamo individuato temi specifici di performance individuali da sviluppare insieme al coach.


Resonance Feedback

Come emerso dall'applicazione di Resonance Scan & Evolution Plan, è stata rilevata una carenza di una pratica strutturata di feedback, strumento fondamentale per favorire la trasparenza, la crescita e il miglioramento continuo.

DO

 

Il training dare e ricevere feedback e speed date

Abbiamo così svolto un training di una giornata suddiviso in due parti.

Nella prima parte del workshop, abbiamo introdotto il concetto di feedback, fornendo linee guida su come esprimerlo e riceverlo in modo efficace. Sono state analizzate le difficoltà più comuni che possono emergere in entrambe le situazioni e proposto alcune tecniche per gestirle in maniera costruttiva.

Questo ha contribuito a rendere il feedback un processo comunemente conosciuto tra i Manager e la proprietà, promuovendo una comunicazione chiara e focalizzata al miglioramento e crescita reciproca.

La seconda parte del training ha previsto un'attività di "speed dating feedback", pensata per applicare le conoscenze teoriche acquisite durante la mattinata. Sotto la guida di un coach, i partecipanti hanno preparato feedback strutturati da condividere con ciascun collega. Attraverso un sistema di rotazione, tutti i partecipanti hanno avuto l'opportunità di dare e ricevere feedback da tutti i colleghi presenti.

 

CHECK

 

Per garantire che tutto il team interiorizzasse le competenze apprese e incorporasse il concetto del feedback come pratica standard, abbiamo organizzato due sessioni di follow-up in formato di speed dating. Le sessioni pratiche hanno permesso ai partecipanti di utilizzare le tecniche di feedback acquisite, concentrandosi su un'applicazione corretta ed efficace. Questo approccio ha facilitato l'integrazione del feedback nelle interazioni quotidiane del team, rafforzando la cultura aziendale basata su una comunicazione aperta e trasparente.

 

ACT

 

In questa fase, visti gli ottimi riscontri ricevuti dai partecipanti, insieme alla proprietà abbiamo deciso di estendere il training a tutti i Manager dell'azienda così da consolidare una cultura basata sul feedback anche tra le prime e le seconde linee.


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